Cinema2017

QUELLO CHE SO DI LEI Martin Provost

QUELLO CHE SO DI LEI

Dispiace parlar male di un film quando è recitato bene. Tuttavia tocca farlo per “Quello che so di lei“. A penalizzare l’opera di Martin Provost (e tanto) la sceneggiatura e l’assenza di ritmo, complice un montaggio fra i più brutti visti in questo 2017. Peccato, perché sinceramente Catherine Deneuve e Catherine Frot meriterebbero solo elogi per le prove offerte.

La trama. Claire (Catherine Frot), matura ostetrica, ha una vita non facile con un figlio ormai grande che fa le sue scelte per il futuro, e i tragici ricordi del passato, difficili da sopportare. Dopo molti anni ricompare Bèatrice (Catherine Deneuve), la donna che ha diviso i suoi genitori e causato il suicidio di suo padre: è malata di cancro e le chiede aiuto. All’inizio è scontro tra loro ma poi, sopite le antiche discordie, avviene un miracoloso scambio affettivo ed energetico nel loro mondo tutto al femminile.

Veramente ottima la resa delle due protagoniste, con una Deneuve in stato di grazia che è credibilissima nel ruolo. C’è forse troppa ricerca di seconde e terze letture in questo dramma tipicamente francese che vorrebbe essere un affresco su due universi femminili in rotta di collisione ma che si rivela mediocre e incapace di intrattenere lo spettatore: la prima parte è infatti soporifera, nella seconda il film sale leggermente di tono ma senza suscitare il minimo interesse. Inevitabile la bocciatura.

Review Overview

SCORE - 4.5

4.5

Pulsante per tornare all'inizio