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DOG BYRON Eleven Craters

DOG_BYRON

Affascinante. Magari avaro di suoni originalissimi, ma con un sacco di idee ben assemblate fra loro. Insomma, lo diciamo subito senza perderci in giri di parole: il disco è valido, molto valido.

Eleven Craters (Soultube/Audioglobe) è l’album del cantastorie Dog Byron, al secolo Max Trani, e mette assieme blues e rock, il tutto mescolato con un gusto sapiente per l’orecchiabilità e un cantato (in inglese) che bada più all’interpretazione che all’estetica.

Il compact già al primo ascolto è generoso di singoli: “Cool”, “Eclipse (The Ergonomic Girl)”, “Ocean vox”, “Faraway” sono brani che funzionano perché hanno costruzioni melodiche accattivanti ma non facilotte o banali. Nel comunicato stampa che accompagna il disco si fa riferimento alla passione del Nostro per il grunge, ma onestamente in “Eleven Craters” non ritroviamo marcati riferimenti alla scena di Seattle, forse qualche gradevole retrogusto, ma poco altro. Le coordinate giuste sono quelle del blues e del rock.

Un cd tra scenari acustici e azzeccata aggressività. Sfiziosa la cover di “Natural Blues” di Moby, con annesso video girato – presumibilmente – a Parigi.

Review Overview

QUALITA' - 69%

69%

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