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ELEONORA BETTI Il divieto di sbagliare

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Di sicuro Eleonora Betti non può negare l’influenza che Tori Amos ha esercitato sulla sua formazione artistica, dal momento che l’ombra lunga della grande artista di origini Cherokee si allunga su diversi brani di questo “Il divieto di sbagliare“, disco d’esordio della Betti, che maneggia il pianoforte con abilità e ha una voce che… “sente” ciò che canta. 

Album raffinato, che in 36 minuti mette assieme 10 pezzi scritti con discreta proprietà di linguaggio e arrangiati in maniera intelligente, per provare a incontrare l’interesse di un pubblico a suo agio con le diverse declinazioni che il pop moderno sa proporre. Perché sì, “Il divieto di sbagliare” è un disco pop, nel senso che le linee melodiche sono avvolgenti, rassicuranti e portano l’ascoltatore in una dimensione dove non c’è spazio per i rimpianti. I brani migliori? “Quaranta volte”, “Il coniglio bianco” e “Thunder”.

In conclusione: un album gradevole, che si ascolta senza fatiche particolari, ma la proposta va personalizzata ulteriormente.

Review Overview

QUALITA' - 67%

67%

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