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FRATELLI CALAFURIA Prove complesse

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Quello dei Fratelli Calafuria è un progetto nato a Milano nel 2002. E negli anni sono riusciti a guadagnare un credito tale che è difficilissimo leggere qualcosa di negativo, in rete, sul loro conto. E’… moda parlare bene dei loro dischi? Può anche essere. Di sicuro non è per moda che promuoviamo “Prove complesse” (Woodworm/Audioglobe), un lavoro che convince al primo ascolto e che mette in evidenza tre aspetti: il trio ha ormai uno stile caratteristico che trova la sua realizzazione nei testi di Andrea Volontè, che scrive con l’esperienza di un quarantenne e la freschezza/leggerezza di un adolescente un po’ cazzone, un po’ santone.

“Prove complesse” ha altre due cose che ci piacciono: il suono non è originalissimo (il rock è difficile da reinventare) ma ha espressività; i ritornelli sono avvolgenti. Insomma, un disco che ha parecchio per intrattenere e conquistare, che non fa prigionieri complice una scaletta stilata con intelligenza. Un difetto? Nella seconda parte del compact ci sono un paio di canzoni che sembrano stare lì più per riempire che per dare ulteriore sostanza al panorama. Il brano migliore? L’iniziale “House in Affitto” è un pezzo notevole. Ma occhio anche a “Tipa Inglese”, il ritornello è tra le cose migliori del cd.

Review Overview

QUALITA' - 65%

65%

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