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GIANCARLO ONORATO Quantum

Arriviamo in tremendo ritardo a recensire “Quantum“, perché pur avendolo lì da un sacco di tempo, ci è sempre sfuggito dalle mani.

Esce così tanta roba nel panorama italiano (e non solo) che bisognerebbe essere in cento per recensire tutto e tutti, e invece in redazione siamo giusto un decimo di quel cento, ed è fin normale che qualcosa possa sfuggire. E lo confessiamo: quel qualcosa a volte sfugge e resta giusto un ascolto distratto, mentre altre volte, non si può proprio fare a meno di scriverci sopra.

Ecco, “Quantum” è un album veramente bello per farlo scivolare negli ascolti distratti, e quindi arriviamo nell’extra time a dire la nostra, e lo facciamo con estremo piacere, perché il lavoro di gianCarlo Onorato dice tre cose essenziali: si può fare della grande canzone d’autore senza per forza di cose abbeverarsi alla fonte dei Maestri di un passato troppo lontano, si può fare della grande canzone d’autore (in italiano) con arrangiamenti moderni e internazionali, si può fare della grande canzone d’autore con un’epicità e una narrazione che volano oltre gli steccati della retorica e della pretenziosità.

Insomma, “Quantum” riesce a nobilitare il rock contemporaneo e dimostra che c’è ancora vita oltre il classicismo stantio della canzone d’autore all’italiana. Il brano migliore? “Niente di te”.

Review Overview

QUALITA' - 74%

74%

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