Cinema2018

HOSTILES Scott Cooper

hostiles

Il voto giusto sarebbe 4, perché “Hostiles” è lento, noioso, con una trama banalotta e buchi narrativi sparsi a generose manate, ma saliamo di mezzo punto perché Christian Bale fa una buona figura e anche Rosamund Pike non delude. Per il resto è notte fonda.

La trama. Nel 1892 il capitano dell’esercito Joseph J. Blocker, arcigno e rancoroso verso i nativi, accetta di accompagnare un capo Cheyenne prossimo alla morte e la sua famiglia, per tornare nelle loro terre native. Durante il percorso i prigionieri, il piccolo drappello e una inaspettata compagna di viaggio, dovranno affrontare minacce e pericoli che faranno loro guardare il passato in modo molto differente.

Scott Cooper costruisce un film pretenzioso (solo nelle intenzioni) e con una tensione emotiva che sale e scende senza mai raggiungere un punto così in alto da toccare lo spettatore. Sì, la scena iniziale è forte, qualche altro passaggio merita, ma il tutto non si lega assieme neppure con la forza, e non basta il sempre bravo Christian Bale per mantenere su la baracca. Rosamund Pike fa il suo, penalizzata oltremisura da un personaggio scritto benissimo nella prima parte, ma abbastanza inutile nella seconda.

La lotta fra bianchi e indiani è banalizzata, l’odio radicale si scioglie in un attimo in un’amicizia da romanzo rosa. Alla fine si è tutti un po’ amici e un po’ meno nemici. Stendiamo un velo pietoso sul finale, che poteva essere tranquillamente evitato chiudendo sulla scena precedente. Insomma, un film drammatico lungo oltre 120 minuti che lascia un senso di insoddisfazione.

Review Overview

SCORE - 4.5

4.5

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