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LUCHÈ Malammore

LUCHE malammore

Ok, nel rap di Luchè ci sono spesso accenti modaioli (droga, troie, esagerazioni da livello superiore) però l’artista napoletano è davvero bravo. Mantiene un flow pazzesco, Luchè. E soprattutto ha una qualità: non annoia mai. E non è un dettaglio, perché fa parte di una generazione di rapper che ha partorito (e partorisce ancora) delle cagate pazzesche per dirla alla Ugo Fantozzi.

Malammore” è un disco lunghissimo: 17 pezzi, 2 bonus e 74 minuti di musica. Luchè racconta storie piuttosto personali che sono tuttavia accessibili. Ondeggia fra italiano e napoletano, e ci piace in entrambi i casi. Ha uno stile che va bene per tutte le stagioni: ci piace quando esagera e anche quando sceglie di sussurrare. L’iniziale “Violento” è una fucilata, il resto del compact ha una discreta qualità-media. Scivoloni? Ce ne sono. “Ti Amo” ad esempio ha un testo ispirato, rovinato da un ritornello mollo e arrangiato con un auto-tune bruttino.

Nel compact anche Guè e Baby K: presenze piuttosto anonime. Ci piace di più il contributo di Da Blonde (una bella scoperta) in “Lo stesso viso”.

Review Overview

QUALITA' - 70%

70%

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