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LUDOVICO EINAUDI Taranta Project

LUDOVICO_EINAUDI_taranta_project

«”Taranta Project” è il risultato di un processo di rielaborazione del lavoro che ho svolto come Maestro Concertatore della Notte della Taranta, nelle due edizioni, agosto 2010 e 2011. Il materiale, uno straripante caleidoscopio di suggestioni musicali, è stato oggetto negli anni seguenti di un ulteriore approfondimento, e questo album ne è la testimonianza. La mia visione, nell’incontro con la musica della Taranta, è stata quella di cercare di far rivivere gli antichi canti della tradizione salentina che un tempo venivano usati per scacciare i mali del mondo, stabilendo una rete di connessioni con altre tradizioni e culture musicali, aspirando a creare un linguaggio universale in cui potessero convivere antico e moderno, sacro e profano, tradizione scritta e tradizione orale. “Taranta Project” è quindi un progetto che accoglie svariati mondi e modi di fare musica, in cui ciascuno si esprime a livello individuale e al tempo stesso è parte di un grande affresco in cui tutti i linguaggi si amalgamano, si confondono, si annullano, dando vita a un unico flusso corale».

Ludovico Einaudi ha la capacità di reinterpretare la tradizione in chiave moderna. E soprattutto ha il tocco, riesce a dare personalità, forza espressiva a ciò che maneggia. Morale: “Taranta Project” è tutto fuorché un disco di musica vecchia per vecchi nostalgici di un tempo che non c’è più, ma è un album moderno, finanche modernissimo, che proietta sull’ascoltatore il peso di una tradizione secolare ma anche le luci della disco club, perché questa è musica che si può ballare nel Salento (la sua culla migliore) ma anche in quel territorio mitteleuropeo dove l’elettronica e la house sono i rimedi contro i mali della quotidianità. Insomma, la forza di questo disco è proprio il suo parlare a tutti e dappertutto. Il compact è impreziosito da diversi ospiti, ma vogliamo citare su tutti un cultore della musica salentina come Antonio Castrignanò.

Non ci sentiamo di consigliarvi un brano piuttosto che un altro perché il cd è una lunghissima atmosfera che non si piega all’ascolto frammentato, ma premia la pazienza. Concedetevi 64 minuti fuori dagli schemi. E alzate il volume.

Review Overview

QUALITA' - 71%

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