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MÈSA «Con la musica ho scoperto la capacità di raccontare gli affari miei abbastanza apertamente»

Mèsa è nata a Roma e a Roma è sempre stata anche se sta ancora cercando di sviluppare un livello di romanità convincente. Dopo avere imparato a fare il barrè, ha iniziato la sua vita da cantautrice. Nel gennaio del 2017 ha pubblicato indipendentemente il suo primo EP omonimo e ha suonato moltissimo in giro per la penisola, in locali, case e giardini. Verso la fine del 2017 ha inciso il suo primo album, uscito per Bomba Dischi lo scorso 2 marzo 2018.

mesa toucheNella nostra recensione ti abbiamo messa vicino a Levante e Maria Antonietta, ma leggendo alcune recensioni online gli accostamenti sono stati numerosi. Tu a chi ti senti vicina artisticamente?

«Mi sento vicina a tantissime cose, soprattutto straniere prima che italiane. Se dobbiamo parlare di autrici: da piccola amavo le Hole, i Distillers o le L7. Adesso le mie preferite sono Laura Marling e Angel Olsen, senza dimenticarci la storia, tipo Joni Mitchell e Judee Sill. Ho ascoltato Levante e amato Maria Antonietta e secondo me – sorride – abbiamo anche ascoltato le stesse cose».

Nel disco parli molto del tuo universo e di quello che ti circonda, sembra un po’ come leggere pagine di un diario. Iniziando questo percorso artistico, cos’hai scoperto di te, del tuo intimo, che in precedenza non conoscevi?

«La capacità di raccontare gli affari miei abbastanza apertamente, cosa che normalmente ho difficoltà a fare».

Quali ambizioni hai in questo campo sconfinato che è la musica? Insomma, ti sei data degli obiettivi?

«Cerco di avere piccoli obiettivi in ordine di attuazione, quindi fare il tour e scrivere cose nuove al momento. In generale però ho degli obiettivi credo estendibili a tutti quelli che scrivono canzoni: farle arrivare a tante persone».

Sei nella stessa etichetta di Calcutta. Vi conoscete? 

«Sì, ci siamo incrociati un paio di volte».

Ti ha dato particolari consigli? 

«Ancora non ho ricevuto consigli da lui. So che il disco gli è piaciuto e la cosa mi fa molto piacere».

Chi ti ha dato i migliori consigli da quando hai scelto di esporti a un pubblico con le tue canzoni?

«Per quanto riguarda la mia esperienza, chi ti dà troppi consigli, spesso ti sta dando i consigli sbagliati, chi invece ti lascia libertà di espressione sta puntando sulla tua identità che di solito rende tutto più vero ed interessante».

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