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SICK TAMBURO Un giorno nuovo

sick tamburo un giorno nuovo

Gian Maria Accusani non molla la presa. A vivisezionare il suo percorso musicale ci sarebbe materiale buono per fare una tesi universitaria, dal momento che ha attraversato la scena indipendente (e non solo) degli ultimi vent’anni come un proiettile.

Il suo nome sarà sempre legato all’esperienza dei Prozac+, ma va anche detto che coi Sick Tamburo ha messo in fila un certo numero di dischi di qualità. E attenzione: non è scontato continuare a fare buona musica dopo aver sbancato le classifiche con un singolone (“Acida”) e poi tornare in un ambito ristretto come quello indipendente.

«”Un giorno nuovo” è il giorno in cui riusciamo a vedere il mondo per quello che veramente è, senza tutti i filtri dell’educazione che ci accompagnano da sempre. E’ il giorno in cui lasciamo andare la maggior parte delle cose a cui davamo vitale importanza, rendendoci finalmente conto che di importanza non ne avevano alcuna. E’ il giorno in cui lasciamo andare tutte quelle cose che sono solo estensioni del nostro ego e ci rendiamo conto di quanto sia importante vedere il sole che si alza al mattino. Il giorno nuovo è il giorno del grande cambiamento. Del cambiamento dentro di noi».

Un giorno nuovo” è un disco di punk rock con un immaginario maturo, belle melodie (non sfacciate) e arrangiamenti efficaci capaci di rendere l’album abbastanza immediato. La fruibilità pop delle canzoni è discreta e il cantato di Accusani è ispirato. Il primo ascolto arriva fresco, e sinceramente non c’è un pezzo fuori posto, i contatti successivi non cambiano l’impressione iniziale. Compare anche Motta in un episodio (“Meno male che ci sei tu”) ma stranamente senza lasciare il segno. Forse dei lavori a firma Sick Tamburo, questo è quello più maturo, meno… giovane. Promosso senza alcun dubbio.

Review Overview

QUALITA' - 70%

70%

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