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ZATARRA Ad Libitum

ZATARRA_ad_libitum

Quarto lavoro per Zatarra, rapper senese e marsigliese di adozione, che qui sceglie di percorrere una strada contraria alle mode dell’hip hop attuale, quindi dimenticatevi rime che virano verso un pop facilotto.

“Ad Libitum” è un disco “fuori moda, fuori tempo e fuori luogo”, come lo definisce, non senza ironia, l’autore stesso. Fuori moda per l’omaggio esplicito ai valori originari dell’hip hop, estetica compresa, e a vari esponenti dell’epoca felice del rap. Fuori tempo per l’obliquità naif delle metriche e del flow, con la cadenza francese del sud che prevale anche quando le rime sono in italiano, spiazzando l’ascoltatore. Fuori luogo perché, nonostante si tratti di un album nato in Italia, l’etichetta e distribuzione, Musicast, è francese, ci sono vari ospiti marsigliesi e con ogni probabilità i suoni risultano più familiari a Marsiglia che in qualsiasi altro posto al mondo.

Tutto vero. Quello di Zatarra è un rap che si abbevera alla fonte inesauribile dell’old school. C’è originalità? Sì. “Ad Libitum” non è un disco ispiratissimo (onestamente c’è troppa, troppa, troppa carne al fuoco in scaletta) ma i pezzi che funzionano sono diversi e contribuiscono a dare all’intero lavoro personalità. Fra i brani che ci teniamo a segnalare c’è senza dubbio “#Italiano”, un pezzone con un Amir che puntella i contorni e Layla che crea una melodia avvolgente. Una curiosità: la copertina è stata disegnata da Esa.

Review Overview

QUALITA' - 62%

62%

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