Cinema2019

AMERICAN ANIMALS Bart Layton

american animals

Un film intelligente. E che in ogni occasione disvela qualcosa di nuovo, tanto è vero che l’abbiamo visto tre volte in una giornata e ha sempre svolto alla grande il suo compito. Cioè raccontare una storia (vera) che ha dell’incredibile, e raccontarla usando la finzione e il punto di vista dei protagonisti reali, in una sorta di docufilm che all’inizio spiazza e che col passare dei minuti convince pienamente.

La trama. Nel 2003 a Lexington, nel Kentucky, Spencer Reinhard è uno studente d’arte che sente che la sua vita non ha senso e che ha bisogno di qualcosa di eccitante. Warren Lipka è uno studente ribelle con una borsa di studio di atletica, anche se non gli interessa molto lo sport e sta perseguendo l’educazione solo per compiacere la sua famiglia. Dopo aver visitato la collezione di libri rari della biblioteca della Transilvania University, i due progettano di rubare una preziosa edizione di “The Birds of America” di John James Audubon ed altri libri rari.

La regia di Bart Layton è una delizia per gli occhi: idee chiare, inquadrature originali ma non stravaganti e un’idea di cinema che sa tenere alta l’attenzione dello spettatore. Tutto ciò – oltre a qualche colpo a sorpresa – rende “American Animals” un piccolo gioiellino. Reso ancora più prezioso dalle prove di Evan Peters e Barry Keoghan (già visto al lavoro con Lanthimos): il primo riesce a comunicare al meglio tutte le ambiguità e le contraddizioni del suo personaggio, il secondo si conferma qui un attore di livello. Bellissimo il montaggio, ottimo l’uso delle musiche, finale col botto. Insomma, imperdibile.

Review Overview

SCORE - 7.5

7.5

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