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BACHI DA PIETRA Habemus Baco

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Ci rendiamo conto che dare un voto a un ep di tre canzoni non è propriamente il massimo dell’onestà intellettuale, però non possiamo neppure nascondere che a) i Bachi da Pietra ci piacciono parecchio b) questo mini lavoro celebrativo (sono passati 10 anni dal loro esordio) mette in mostra tre differenti modi di fare musica, tutti accomunati dallo stile personalissimo di Giovanni Succi e Bruno Dorella, che qui aggiungono un po’ di metallo al loro rock. Insomma, non è fuffa. “Habemus Baconon uscirà in cd, ma in vinile bianco in edizione limitata, e sarà affiancato da dieci bottiglie di Barolo del 2005, un vino pregiatissimo che i Nostri metteranno all’asta.

«Festeggiamo il nostro decennale – spiega Giovanni Succi – e la festa è aperta a tutti. Ricapitoliamo in trenta secondi la nostra evoluzione e facciamo il punto della situazione ad oggi. Così nasce “Habemus Baco”: ammissione definitiva di lucida follia. Il microscopico ordigno interno, sicuramente guasto, che ci ha spinti avanti per dieci lunghi anni, mutazione dopo mutazione; e ne vuole ancora. A questo ci condanna l’istinto che ci salva. Il punto è presto fatto e il programma pure: siamo vermi spacca pietra, tutta la vita. Rock’n’roll».

Tornando al valore dell’ep, le tre canzoni si lasciano ascoltare benissimo e vantano anche una discreta fruibilità pop, nel senso che trovano la sintonia con l’ascoltatore già al primissimo contatto. Dei tre pezzi, il nostro preferito è “Habemus Baco”.

Review Overview

QUALITA' - 65%

65%

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