BARBARIAN Zach Cregger
Per metà, “Barbarian” è un film interessante, che ha persino qualcosa di originale, tutto viene vanificato però nel secondo tempo, quando la pellicola vira verso un tipo di horror convenzionale che banalizza la storia e la rende un sottoprodotto di altri film già visti.
La trama. Tess Marshall arriva nella casa che ha affittato a Brightmoor (Detroit), ma scopre che, a causa di un errore con la prenotazione, la casa è già abitata da Keith Toshko che la invita a rimanere. Lei, incerta se sia più pericoloso dormire in macchina in un quartiere fatiscente o in una casa con un estraneo, alla fine accetta di restare. Il giorno successivo, dopo essere stata inseguita da un senzatetto che le intima di lasciare quella casa, rimane accidentalmente chiusa nel seminterrato, dove trova un corridoio nascosto che conduce a una stanza contenente una videocamera, un letto, un secchio e l’impronta insanguinata di una mano sul muro.
Cast modesto: Georgina Campbell è una protagonista senza mordente, Bill Skarsgård è nel ruolo sbagliato (purtroppo) e Justin Long è ridotto a macchietta dalla sceneggiatura. Finale che più banale non si può. Insomma, un horror da sbadigli.