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FABRIZIO TAVERNELLI Fantacoscienza

fabrizio tavernelli fantacoscienza

Fantacoscienza” è un album ambizioso, soprattutto nei testi. Fabrizio Tavernelli mescola canzone d’autore, rock, elettronica, Anni Novanta e Anni Duemila con il delirio di un’epoca – quella attuale – che dà pochi appigli. “Fauni” è la canzone-manifesto del disco, perché sintetizza tutti gli elementi appena espressi: Tavernelli molla il freno e firma un testo piuttosto efficace.

In scaletta 13 episodi per 55 minuti di ascolto. Ecco, l’eccessiva durata è il nemico principale dell’album, perché onestamente la qualità dei brani è discreta ma nulla autorizza una durata extra large. Tavernelli si diverte coi suoni, ripesca la lezione del primo Battiato, maneggia il pop e sperimenta con esso e sopra esso. In alcuni passaggi esagera, perdendo un po’ il filo e lasciando l’ascoltatore in un territorio buio. In quei frangenti la sua musica si guarda allo specchio e l’arte di Tavernelli finisce per parlarsi troppo addosso scordandosi la regola numero uno per chi fa musica: intrattenere.

In conclusione: una proposta originale ma che non sempre colpisce il bersaglio grosso. Meglio la prima parte della seconda. I pezzi migliori? “Kolosimo”, “Fauni”, “Distorta Gestalt”.

Review Overview

QUALITA' - 61%

61%

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