
FIORELLA MANNOIA «La mia etica e la mia morale vengono prima di tutto, anche dei soldi»
«Beppe Grillo? Mi diverte un sacco e non immagina quanto mi faccia godere il vederli tutti preoccupati davanti alla sua proposta politica». Se la ride Fiorella Mannoia, e forse un po’ le stanno stretti i soliti discorsi legati alla Sinistra, alla Destra, al Centro, ma per quanto tenti di schivare l’argomento, alla fine le sue riflessioni partono dall’Italia per abbracciare il mondo, il Sud del mondo: «Io ho un’idea ben precisa della politica».
Quale?
«Per me la politica significa essere al servizio del cittadino, mettersi al servizio dei più deboli. Avere responsabilità politiche dovrebbe essere una missione. Insomma, un’arte nobile».
Grillo sta provando a sparigliare le carte oppure è un bluff?
«Sospendo il giudizio. Ho letto il suo programma e l’ho trovato interessante. La cosa che mi è piaciuta meno, di recente, è vedere anche lì dei litigi all’interno, per il resto chi se la prende con Grillo è ridicolo».
Perché?
«Perché invece di criticarlo, i nostri politici dovrebbero farsi un esame di coscienza: Grillo incarna la sfiducia dei cittadini verso la politica tutta. E sa cosa mi diverte?».
Prego…
«Prima era considerato un elemento di folklore, ora che attorno a lui sta crescendo il consenso, hanno una paura folle e cercano di ostacolarlo con “premi di maggioranza” e altre cose. Hanno una paura assurda».
Forse anche Bersani e Renzi lo temono. O forse no. Di sicuro per entrambi si avvicina un appuntamento importante come le Primarie. Lei per chi fa il tifo?
«Guardi, voglio essere sincera: nessuno dei due mi dà entusiasmo».
Perché?
«Uno pecca di “immobilismo”, l’altro di “rampantismo”. Parliamo d’altro».
Parliamo di Battiato, neo assessore alla Cultura in Sicilia?
«Per Franco sarà una bella esperienza. Ha fatto bene».
Lei farebbe l’assessore?
«Dipende da tante cose: dal tipo di Giunta, dalle garanzie di libertà, dal budget a disposizione. Se mi garantissero un budget per delle iniziative culturali, perché no. Se invece si tratta di metterci solo la faccia, allora “no, grazie”».
Cambiamo argomento. Lei ha cantato tante volte storie di donne. Le piacciono le donne di oggi?
«E’ un discorso delicato perché si rischia di generalizzare. Di quali donne parliamo intanto? Se parliamo di quelle che mandano avanti la famiglia e che non vengono mai citate, allora sì, mi piacciono molto e sono orgogliosa di loro, se invece parliamo dello stereotipo che finisce sui rotocalchi, allora le dico che talune mi fanno vergognare di essere donna».
Di recente è stata in Africa. Lì che donne ha incontrato?
«In Africa ho avuto una conferma: sono le donne che mandano avanti il mondo. Il potere è nelle mani degli uomini, ma il mondo poggia sulle spalle delle donne. Nel mio viaggio ho visto donne fare chilometri per raccogliere una tanica d’acqua, irrigare i campi con i figli in collo, cercare il cibo. Insomma, ho visto donne con la schiena curva ma piene di orgoglio».
Lei che donna è invece?
«Una donna con un obiettivo nella vita: essere contenta di me stessa, guardarmi allo specchio senza avere vergogna».
Col denaro che rapporto ha?
«È importante, ma non vivo per esso. Serve per vivere bene, lo rispetto e sono consapevole di essere una persona privilegiata, ma la mia etica e la mia morale vengono prima di tutto, anche dei soldi».
Idee chiare e un corpo sempre in forma. Qual è il suo segreto?
«Una predisposizione genetica».
Cioè?
«Dovrebbe vedere mio fratello: ha 70 anni ma ne dimostra 60, per non parlare di mia madre, che ne ha 92 ma chiunque gliene darebbe 10 in meno. E’ una fortuna di famiglia, agevolata dal fatto che abbiamo sempre fatto sport nella vita. Io senza muovermi non so stare».
Va in palestra?
«Sì, faccio anche ginnastica, sono abituata al movimento».
Fa diete particolari?
Sorride: «Non ho mai fatto diete in vita mia».
Neppure una volta?
«Mai, ho la stessa taglia da sempre».
Dev’esserci comunque un segreto…
«Sono una persona che sa… autogestirsi col cibo: so quando mangio troppo, quando non devo esagerare e quando controllarmi».
Cucina Fiorella Mannoia?
«Cucino e mi piace molto cucinare».
Una donna fortunata che ha ancora sogni nel cassetto?
«Devo essere sincera: nella mia vita sono andata oltre i desideri, ho avuto più di quanto potessi immaginare. Ho cantato e collaborato con i miei artisti preferiti: De Gregori, Lucio Dalla, giusto per fare qualche esempio. Insomma, non saprei come rispondere alla sua domanda».
L’aiuto io. Magari le piacerebbe partecipare al prossimo Festival Sanremo?
«Non è un mio obiettivo, però sono curiosa di vedere la nuova gestione di Fabio Fazio: la sua è una garanzia di qualità e attenzione verso la canzone».
Sanremo è il tempio dei singoli, e a proposito di hit, com’è andata la storia de “La luna”, il brano di Vasco finito nelle mani di Patty Pravo ma destinato all’inizio a lei?
«Non è successo nulla di misterioso: non si inseriva in un disco come “Sud” e quindi non se n’è fatto nulla. Sarebbe stato un corpo estraneo rispetto al contesto dell’album».
Pentita guardando al successo che ha ottenuto?
«No, no, nessun pentimento, è stata una scelta di buon senso».