Cinema2018

LA CASA DELLE BAMBOLE – GHOSTLAND Pascal Laugier

la casa delle bambole ghostland

Tutto il mondo dell’horror dovrà sempre dire grazie a Pascal Laugier per il suo “Martyrs”, gioiello del 2008 destinato a durare nel tempo. A distanza di 10 anni, cosa ci dice invece questo “La casa delle bambole – Ghostland“? Ci dice che il regista francese sa come creare un horror non banale, sa come muoversi fra le maglie strette del genere e costruire con poco, una storia credibile e solida.

La trama. Il lungometraggio narra le vicende di una donna (Mylène Farmer) che eredita la casa della sua zia e si trasferisce con le sue figlie. Durante la loro prima notte, una banda di assassini irrompe nella casa e gli eventi cambieranno per sempre la vita della famiglia.

A raccontarlo per intero, “Ghostland” potrebbe risultare fin banale, ma la struttura che mette in piedi Laugier consente allo spettatore di perdersi (e ritrovarsi) fra i diversi piani narrativi della pellicola senza alcun problemaCrystal Reed e Emilia Jones (le due versioni della protagonista) fanno un figurone e i cattivissimi Kevin PowerRob Archer danno un contributo essenziale alla buona riuscita della pellicola. Ma in generale è tutto il cast a convincere.

Come in “Martyrs” e come ci ha insegnato anche Lars von Trier, Laugier ama mettere al centro della sua poetica le donne, e ama farle soffrire.

In conclusione: un horror fatto senza grossi effetti speciali ma con la tensione che resta costante per tutta la durata. Finale un po’ scontato ma non da mani nei capelli.

Review Overview

SCORE - 7

7

Pulsante per tornare all'inizio
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.