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LA SCAPIGLIATURA La Scapigliatura

La_Scapigliatura

E’ un esordio particolare, quello dei La Scapigliatura. In 50 minuti di musica hanno messo dentro cose pregevoli e cose piuttosto noiose, cose alte e cose basse, cose che rimandano a diversi altri artisti e cose che hanno una loro originalità. Strutturalmente, anche l’album (omonimo) lo si può tranquillamente dividere in due parti: nella prima il cantautorato ha una matrice classica (ritroviamo al suo interno elementi che riconducono tanto ai Baustelle quanto ai Perturbazione); nella seconda Jacopo e Niccolò Bodini (sono due fratelli che da sempre suonano in simbiosi e scrivono le loro canzoni) si sono invece presi dei rischi mettendo in mostra delle belle idee. Insomma, un disco che caracolla di qua e di là tra pop, rock e canzone d’autore, alla ricerca di una personalità che attualmente non è ben definita.

Nonostante la giovane età dei due “scapigliati”, un background internazionale ed eclettico ha segnato il loro percorso artistico; Jacopo si esibisce sui palchi più intimi della Francia, mentre Niccolò ha collaborato con Morgan, Violante Placido e Lele Battista (produttore artistico dell’album con Gaetano Cappa).

Che giudizio dare al disco? C’è senza dubbio da definire meglio i contorni dello stile, che in questo esordio appaiono spesso molto frastagliati. La prima parte del compact è appena sufficiente, nella seconda le cose migliorano parecchio. I pezzi da ascoltare? L’iniziale “Appassimento” potrebbe funzionare in radio perché ha un taglio pop molto… friendly, bene anche “Margherita”, curiosa la languida “Morbida”, ma la canzone migliore è la conclusiva “Dall’altra parte di noi due”, che ha (vagamente) qualcosa di “Voglio una pelle splendida” degli Afterhours e vanta una coda strumentale che da sola vale il prezzo del compact.

Review Overview

QUALITA' - 60%

60%

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