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LESS THAN A CUBE Less than a cube

LESS THAN A CUBE

L’esordio del trio torinese Less than a cube è un viaggio in un’epoca che periodicamente torna a ricordarci che non è mai andata via. Parliamo degli Anni Ottanta. Un’epoca che i Nostri filtrano in questo debutto usando gli strumenti della new wave e del rock alternativo, dando vita a un disco dal suono estremamente derivativo che dice molto dell’attitudine della band (a perfetto agio con atmosfere cupe), ma dice poco del reale potenziale dei piemontesi, che si muovono lungo le 9 tracce della scaletta con il freno tirato, quasi timorosi nell’andare fuori dal seminato. Il risultato? Un album ben suonato, ma che appare un po’ troppo vecchiotto. Molto interessante il cantato di Alessia Praticò, una delle due voci del gruppo – e non è un caso che “Dear Secret” sia il pezzo migliore del cd. In conclusione: c’è da lavorare su tutti gli aspetti della proposta, con particolare attenzione alle linee melodiche. Da segnalare, nel compact, la presenza del sempre geniale Amaury Cambuzat degli Ulan Bator.

Review Overview

QUALITA' - 58%

58%

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