“Cas Droit” è una traccia con due anime distinte: da un lato l’electro swing giocoso delle strofe, dall’altro una parte più dritta, notturna e marcatamente elettronica che emerge nel ritornello. Le due componenti convivono senza sovrapporsi, come se si alternassero il volante: la prima tiene viva l’attenzione con ironia e leggerezza, la seconda alza il volume e spinge la produzione verso territori più club-oriented. A noi convince di più quest’ultima direzione, quando il pezzo si svincola dai riferimenti swing e si lascia andare all’elettronica pura – più ipnotica, più potente. Ma bisogna riconoscere che anche la parte “vintage” è ben scritta e ben interpretata, e si regge in piedi con equilibrio e mestiere. Il progetto, nel complesso, ha una sua identità chiara e già definita: un impasto stilistico ben pensato e ben realizzato. In cuffia la traccia funziona, ha dinamiche curate, una buona gestione e qualche guizzo che la rende riconoscibile. Non è un brano che cerca scorciatoie, né si affida a un solo colpo a effetto: cresce con gli ascolti e merita attenzione.