MAHMOOD «Devo ancora imparare a curarmi, a prendermi cura di me. Spesso non lo faccio»
Reduce dal successo del tour in Europa (17 date tutte sold out), Alessandro Mahmoud, in arte Mahmood, si racconta in un’intervista esclusiva a Vanity Fair.
Lei vive in una sorta di clan di amici, una famiglia elettiva che l’accompagna di giorno e di notte.
«Siamo un po’ bizzarri, è vero. E sì, questa idea di famiglia, di clan mi piace. Tutto è iniziato quando mi sono trasferito nella mia prima casa, quella che poi purtroppo è bruciata. Per riunirsi, per comunicare, il clan utilizza le chat. Ce n’è una che si chiama “Anna Tatangelo“: è nata perché spesso quando ci troviamo facciamo karaoke e le canzoni di Anna sono le preferite di molti di noi. Cantiamo, giochiamo a Uno, si cazzeggia, si parla. Ogni tanto usciamo e andiamo in Porta Venezia, a Milano, in un negozio che vende manga. A cena succedono sempre cose diverse, ogni tanto questo scorrere di eventi si interrompe, ogni tanto invece andiamo a cena fuori o da un amico. In molti vanno a letto presto, io no».
Le è mai capitato di non sentirsi libero di esprimersi?
«Certo, soprattutto all’inizio della carriera, quando quello che scrivevo non andava bene per il gusto del momento. Sono sceso a compromessi e ho sbagliato. Sono stati anni difficili e scoraggianti. Infatti cominciai a scrivere canzoni per gli altri, perché dovevo capire che cosa non funzionava. Il fatto è che per gli artisti ci vuole tempo e oggi non ne hai, non te ne danno. Ma io ho bisogno di tempo».
Leggo che fa fatica ad innamorarsi…
«Allora, non è proprio così. Diciamo che ho vissuto anni interi di chiusura e sfiducia. E forse mi è rimasta la paura che una cosa bella possa finire. Dopo il successo di “Soldi” divenne difficile gestire la fama e le relazioni. Ma oggi so come gestire il tutto e ho imparato anche ad affrontare le nuove conoscenze».
Ha detto che le piacerebbe essere padre.
«Al momento mi sento più figlio di me stesso. Vuol dire che devo ancora imparare a curarmi, a prendermi cura di me. Spesso non lo faccio».
L’intervista completa è disponibile sul numero di Vanity Fair in edicola dal 22 maggio 2024 e sul sito vanityfair.it.
Giornalista: Simone Marchetti
Fotografo: Angelina Mamoun-Bergenwall
Servizio: Marco Pilone Poli
Fashion Credits: Cover Look: Abiti, Louis Vuitton