NINA MADÙ E LE RELIQUIE COMMESTIBILI Octopussa
“Octopussa” è quel tipo di roba che fai sempre una gran fatica a descrivere, perché teatro e canzone si fondono così perfettamente che diventa un casino parlare di suoni e cose simili. Rischi di fare la figura del nerd che vuole comunque parlare di arrangiamenti, linee melodiche e bla, bla, bla.
Proviamo a fissare alcuni punti. Nina Madù e le Reliquie Commestibili – ipse dixit – è una rock band specializzata in canzoni surreal-demenziali. Il loro album mette assieme 7 pezzi più una stupidissima e geniale bonus track. L’ascolto è curioso, abbastanza gradevole, la corda viene tirata parecchio ma non si spezza mai, le liriche sono puro delirio, ma sono recitate magnificamente e l’accompagnamento musicale (ordinario ma appropriato) non reclama troppo spazio. In conclusione: un disco che può esprimere il massimo del suo potenziale soltanto dal vivo, mentre su compact non tutte le sfumature della voce riescono a prendere in ostaggio l’attenzione dell’ascoltatore. Canzone d’autore surreale e demenziale per un pubblico vario. Il pezzo migliore? “Collutazione con la hostess”.