Cinema2025

NOSFERATU Robert Eggers

nosferatu

Era da un po’ di tempo che non vedevamo tanta gente in sala a ridosso dell’uscita di un film. Ma i vampiri, storicamente, sanno come mordere nel modo giusto l’interesse del pubblico.

Detto questo, passiamo subito al giudizio di “Nosferatu“. Che è un film girato piuttosto bene, molto gotico, interessantissimo nella prima parte, nella quale ci sono le inquadrature migliori, mentre nella seconda parte tutto diventa piuttosto noioso e con una trama prevedibile, all’insegna dell’orrore e di poco altro. Tolto il sempre bravo Willem Dafoe, il resto del cast è disastroso. I due protagonisti sono “figli di…”, cioè Lily-Rose Depp e Bill Skarsgård. Entrambi non riescono a mettere nulla di proprio nei rispettivi personaggi. La figlia di Johnny Depp è fondamentalmente inespressiva. Mentre il figlio di Stellan Skarsgård è coperto di così tanti effetti speciali e trucco da risultare naturalmente irriconoscibile – non possiamo far altro che fidarci di quello che c’è scritto nei titoli di coda: il Conte Orlok/Nosferatu è lui. Purtroppo male anche il cast di contorno con il talentuoso Aaron Taylor-Johnson che fa giusto il compitino e Nicholas Hoult che riesce a fare qualcosina in più rispetto al compagno di ventura, lambendo appena appena la sufficienza.

La trama. 1838: nella città di Wisborg, in Germania, vivono i giovani coniugi Hutter. Lui, Thomas, fa l’agente immobiliare e vorrebbe guadagnare a sufficienza da raggiungere una maggior stabilità finanziaria, ragion per cui accetta un incarico da parte del suo datore di lavoro, il signor Knock, il quale ha la possibilità di vendere una decrepita dimora signorile locale al conte Orlok, che per firmare il contratto di acquisto dev’essere raggiunto dove abita attualmente, cioè in uno spettrale castello sui monti Carpazi, in Transilvania.

La seconda parte, come detto in precedenza, è senza grossi guizzi. Il finale è placido, semplice, e rassicurante. Non ci sentiamo di scomodare il paragone col film del 1922 perché stilisticamente parliamo proprio di due opere molto diverse, sia per ispirazione, sia per mezzi. Forse si potrebbe fare un parallelismo con il “Dracula” di Francis Ford Coppola, che era meno cupo di quest’opera, ma stilisticamente superiore di due spanne, e soprattutto con un cast formidabile, capace di spingere alle stelle la storia.

Insomma, “Nosferatu” è un film sul vampiro più famoso del mondo destinato ad un ottimo incasso nel 2025, ma secondo noi non resterà nel corso del tempo.

L’ultima considerazione è più che altro una domanda, perché noi dopo quattro film non siamo ancora riusciti a capire se Robert Eggers è un genio oppure un furbacchione. Tutti i suoi film hanno qualcosa di interessante, ma sono sempre dei cerchi aperti, cioè manca sempre qualcosa per chiudere a dovere le storie.

Review Overview

SCORE - 6

6

Pulsante per tornare all'inizio