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PAOLO SAPORITI Bisognava dirlo...

PAOLO_SAPORITI_bisognava_dirlo

Dev’essere stata tale, la voglia di Paolo Saporiti di uscire con un nuovo disco, che a un certo punto l’idea di perder tempo dietro l’artwork del compact dev’essere apparsa terribilmente noiosa. Battute a parte (comunque è vero, l’artwork è molto minimale), per questo nuovo capitolo della sua già corposa discografia il bravo cantautore milanese ha scelto una strada curiosa: due dischi veloci, con le stesse canzoni ma prodotte in maniera differente: da un lato Saporiti con Raffaele Abbate (il boss della sua etichetta, la OrangeHomeRecords) e da un lato Xabier Iriondo degli Afterhours, già in prima linea nel precedente lavoro.

Andiamo al sodo. “Bisognava dirlo…” è un doppio album ma in realtà è un EP, una polaroid fatta veloce, sfocata, scattata per urgenza artistica, che chiude un capitolo (quello relativo al cd precedente di Saporiti) e che non crediamo fornisca grosse anticipazioni stilistiche sul come saranno i prossimi dischi del cantautore meneghino. Le canzoni (c’è anche una versione di “Hotel Supramonte” di Fabrizio De Andrè) sono estremamente personali e si fa una certa fatica a entrarci dentro: un po’ come presentarsi a casa di un amico e avere la sensazione di non essere ospiti graditissimi. Delle due versioni, tendiamo a preferire quella firmata da Raffaele Abbate, che vede anche la partecipazione del Maestro Armando Corsi. Ci piace di più perché è quella più intima, più dolorosa. Vi consigliamo di partire dall’ascolto proprio del primo cd, quello bianco, per poi passare alle sonorità ricercate di Xabier. Nel complesso il disco arriva a strappare la sufficienza, ma a patto di considerare l’album un esperimento, una nottata in libera uscita, una pagina di diario condivisa.

Review Overview

QUALITA' - 60%

60%

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