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PLUNK EXTEND Prisma

PLUNK_EXTEND_prisma

Ci sono molti modi per omaggiare il generoso altare del pop. I Plunk Extend per il loro esordio hanno scelto una forma abbastanza classica, ovvero le chitarre a segnare la strada e testi semplici. Insomma, pochi rischi, ma va anche detto che il pop non è genere che si presta ad azzardi particolari.

L’album si compone di cinque brani: cinque tracce per cinque colori, ognuna a rappresentare le singole personalità dei Plunk Extend. Dunque un concept, un progetto sulla carta ambizioso. Il risultato? “Prisma” (QB Music) è un disco che si lascia ascoltare, che dà cittadinanza persino al rap in un episodio (parliamo di “Nero”) e che ha ritornelli aperti. Tutto è fatto per rendere la vita dell’ascoltatore comoda, troppo comoda. Il cantato di Lorenzo Cetrangolo è piacevole, ma dopo qualche ascolto ciò che ridimensiona il compact è l’idea che il gruppo si sia limitato a svolgere il compitino senza prendersi rischi di nessun genere. Insomma, bravini ma poco coraggiosi.

Il brano migliore? “Rosso”, soprattutto per l’arrangiamento e le belle chitarre elettriche.

Review Overview

QUALITA' - 60%

60%

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