POLAR FOR THE MASSES Fuori
Riepilogo delle puntate precedenti. I Polar For The Masses hanno diversi anni sulle spalle, dieci per l’esattezza. Gli inizi con la lingua inglese hanno lasciato spazio, nel 2013, al cantato in italiano e a un album eccezionale (e sapete che non siamo avvezzi a regalare belle parole) come “Italico”, un disco assolutamente da avere, ascoltare e riascoltare, una delle cose migliori uscite in ambito indipendente negli ultimi dieci anni in Italia. Poi boom, nel 2014 ecco “#UnaGiornataDiMerda”, un lavoro davvero brutto, spiazzante, lontanissimo parente del compact precedente.
Ora i Polar For The Masses ritornano con un nuovo album, che non è “Italico” (purtroppo), ma non è neppure (per fortuna) “#UnaGiornataDiMerda”, questo è un disco ben piantato e con diverse idee carine. “Fuori” parla la lingua del rock, le sonorità sono taglienti e la scaletta è velocissima – arrivi alla fine in un attimo e il riascolto è piacevole. I testi hanno qualità. All’appello diversi brani interessanti: “Il mio complice”, “Un dono solenne” e “Marinai”. In conclusione: un compact che sta in piedi con la schiena dritta. Bentornati.