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ROSE VILLAIN «Mi ispiro ai grandi musicisti che osano e che si reinventano in ogni album»

I suoi video ci piacciono da matti, le sue canzoni hanno spessore e il personaggio ha le idee chiare. Non è un caso, inoltre, che con Machete Empire Records sia nata una sinergia che vedremo a cosa porterà nel futuro. Insomma, scommettiamo su Rose Villain, artista milanese che vive negli Stati Uniti da quasi dieci anni. Scommettiamo sul suo modo di fare pop e sulla sua personalità forte. Nel frattempo – se non l’avete visto – beccatevi il suo nuovo singolo “Geisha”, e poi continuate con l’intervista. Ne vale la pena…

Vivi da diversi anni in America. Com’è l’Italia vista da lì e soprattutto com’è l’America per chi ci abita? 

«L’Italia piace da impazzire agli americani, anche se prendono in giro un po’ la nostra disorganizzazione. Io vivo a New York che non è proprio l’America, è più il centro del mondo. Ha un’apertura e un’internazionalità che se la sognano nel resto degli Stati Uniti».

Superficialmente verrebbe da pensare che hai lasciato il Paese delle zero opportunità per quello dove tutto è possibile. E’ davvero così?

«Ho lasciato il Paese delle zero opportunità musicali, lo dico senza problemi. Se si vuole fare qualcosa di contemporaneo e originale nel pop non si può partire da un Paese musicalmente medievale».

“La mia musica è pop”. A quale pop ti ispiri? E trovi infantile che spesso, in Italia, pop faccia rima con “prodotto di scarsissima qualità”?

«Mi ispiro ai grandi musicisti che osano e che si reinventano in ogni album come hanno fatto Michael Jackson, Madonna, i Beatles: commerciali ma non convenzionali. Pop per me vuol dire immediato e se in Italia fa rima con prodotto di scarsissima qualità le major dovrebbero farsi un esamino di coscienza…».

Sei stata la prima donna ad entrare nella famiglia Machete. Com’è nata questa sinergia e a cosa porterà nell’immediato futuro?

«Ho registrato parte del mio album negli studi di Machete per una casualità e mi sono sentita in famiglia. Non faccio rap ma abbiamo tanto in comune, la voglia di indipendenza e di spaccare tutto. E il gusto un po’ dark. Nell’immediatissimo futuro ci sarà una bella sorpresa».

“Geisha” è il tuo secondo singolo ufficiale. E’ un pezzo molto particolare, a partire dal video. La figura della Geisha fa subito venire in mente l’eterno rapporto fra uomo e donna. Qual è a tuo avviso il ruolo della donna oggi e, sotto l’aspetto artistico, è più difficile per una donna farsi strada rispetto a un uomo?

«No, direi che non è più difficile. I giganti della musica al momento, per la maggior parte, sono proprio donne in termini di “money making”. Per il resto, non credo nell’emancipazione nei Paesi sviluppati: ho una mentalità 2017 e mi comporto come se non esistesse alcuna differenza tra i sessi».

Sia nei video che nelle foto, il tuo look è sempre impeccabile: originale, semplice, ricercato. Quanto è importante il look per chi ha ambizioni in campo artistico e quanto studio c’è nel tuo?

«Penso che il look sia un ennesimo modo per esprimersi e fare degli statement, comunicare qualcosa. Ci tengo ovviamente ad apparire bene, mi piace la moda e l’estro con eleganza. Penso anche che per il lavoro che voglio fare io, essere anche fisicamente un personaggio sia fondamentale. Ma non parlo di bellezza, si può essere perfette e non avere personalità. Nella borsetta di una star dovrebbero sempre esserci confidence, educazione e un sorriso contagioso».

“If you like Lana Del Rey, you’ll love Rose Villain”. Così c’è scritto in alcuni articoli sul web che ti riguardano. Ti ritrovi in queste semplificazioni giornalistiche? Lana del Rey è un tuo modello?

«Lana Del Rey mi piace molto perché ha scalato classifiche piene di spazzatura con brani originali e melodie melense. Ma le uniche cose che abbiamo in comune sono la dolcezza vocale e la durezza nelle immagini».

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