Cinema2018

AMICHE DI SANGUE Cory Finley

amiche di sangue

Fino all’ultimo siamo stati indecisi se dare 5.5 o la sufficienza a questa opera prima di Cory Finley, poi abbiamo deciso di premiare l’ambizione più che la resa, l’ispirazione più del risultato. Fermo restando che le “Amiche di sangue” è film vero, non è una boiata da cinema indipendente o un pippone per pseudo intellettuali. E con qualche correzione, poteva persino diventare un’opera solida e completa.

La trama. Una ragazza, supportata dall’amica, vuole pianificare l’omicidio del patrigno e assolda uno spacciatore locale, interpretato da Anton Yelchin, morto quattordici giorni dopo la fine delle riprese in circostanze stranissime – cercate su internet i dettagli.

Le protagoniste sono Olivia Cooke (bravina) e Anya Taylor-Joy (già vista in “Split” e davvero molto brava). Per il ruolo del patrigno è stato scelto Paul Sparks, che gli appassionati della serie “House of Cards” hanno imparato a detestare per l’inconsistenza del suo Thomas Yates, e che qui interpreta (piuttosto male) un personaggio che poteva essere arricchito di sfumature diverse sia in fase di scrittura, sia in scena. Peccato. Del povero Anton Yelchin non c’è granché da dire: gioca in secondo piano e fa benino, senza particolari guizzi.

In conclusione: un thriller drammatico che prova a sondare i territori della lucida follia con alterne fortune. Un film con qualche azzardo ma senza il coraggio di spingere davvero sull’acceleratore e con una regia dalla forte identità. Cast di supporto non ispiratissimo e narrazione hanno penalizzato il risultato, idem il montaggio. Azzeccate invece le scenografie. Finale così così, un po’ sbrigativo.

Review Overview

SCORE - 6

6

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