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TEDUA «Tanti mi danno del poeta, ma io in realtà sono molto semplice»

In occasione dell’uscita di “Paradiso – La Divina Commedia DeLuxe“, otto pezzi nuovi pubblicati lo scorso 24 maggio 2024, il rapper Tedua, all’anagrafe Mario Molinari, si è raccontato a GQ Italia in una lunga intervista realizzata dall’Head of Editorial Content Federico Sarica.

C’è il cinema nel suo futuro, anche immediato?tedua

«Mi piacerebbe molto. È difficile, anche se fa parte della mia versatilità, staccare l’immagine che uno ha dell’artista quando lo vede in un film, il rischio è che vedano Tedua e non Mario l’attore. Io però voglio stare sui set per imparare e studiare, perché poi l’obiettivo finale un domani per me è gestire. Magari non essere io il regista, però guidare il progetto, trovare finanziamenti per produrre film, lavorare alla sceneggiatura. Il cinema per me è la massima espressione artistica: ci sono i costumi, quindi la moda, la sceneggiatura, quindi la scrittura, le colonne sonore, quindi la musica, c’è la fotografia. È arte a 360 gradi».

Sull’essere un rapper motivazionale.

«Tanti mi danno del poeta, ma io in realtà sono molto semplice. Credo di essere abbastanza bravo a descrivere gli stati d’animo, sono un rapper motivazionale».

In merito alla sensazione di essere più maturi della propria età.

«La differenza tra me e gli altri, ciò che mi ha reso in qualche modo più maturo agli occhi delle persone più grandi di me, credo derivi dal fatto che ho una forte sensibilità nei confronti della vita e ho sempre avuto chiara la consapevolezza che c’è un mondo al di fuori della vita da rapper, e che chiudersi troppo nel proprio personaggio, alienarsi nella propria passione, può portarti a dimenticare tutto il resto. Sfera e Ghali, quando eravamo più giovani, li ho sempre reputati meno ingenui di me, per dire; io ci ho messo di più a imparare meglio a come pormi. Mi sento prima di tutto un ragazzo che è diventato un uomo. Sono maturato umanamente, ho imparato molte cose. Ho viaggiato, e questa cosa mi ha arricchito tanto. Non ho perso o dimenticato il passato, anzi è dentro di me, sono semplicemente più consapevole, più maturo».

L’intervista completa è disponibile sul numero di GQ in edicola dall’11 giugno 2024 e sul sito gq.it
Giornalista: Federico Sarica
Fotografo: Michele Sibiloni
Fashion Credits: Cover Look: Abiti Fendi, calzature Jordan Luca

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