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THE WINSTONS The Winstons

THE WINSTONS the_winstons

Devi farti furbo, tu ragazzo che leggi e che sogni di sperimentare, di mischiare rock, psichedelia, jazz senza alcun compromesso. Impara dai The Winstons e dal loro disco d’esordio: si può osare, si può sperimentare, spalmando tutto su una solida base pop. Del resto anche i Beatles, ben prima dei Nostri, avevano indicato la via giusta all’umanità, ma non sempre la lezione è stata presa d’esempio.

Dietro ai The Winstons ci sono Lino Gitto, Roberto Dell’Era, ai più noto in qualità di bassista degli Afterhours, ed Enrico Gabrielli. Gente col pelo sullo stomaco, che ha chiamato dentro – in qualità di ospite – anche quel geniaccio di Xabier Iriondo, uno che vive per stare ai confini del suono. Insomma, questo disco è fatto da mani esperte e si sente. Ed è fatto con intelligenza, idee e pure un pizzico di furbizia, perché dopo tutto se fai musica devi mettere in conto di arrivare alla gente, e se ci butti dentro un po’ di orecchiabilità (con moderazione) la strada è in discesa.

In scaletta 10 brani per 49 minuti di musica. L’ascolto è godibilissimo, la copertina è figa e nel complesso le canzoni hanno (quasi tutte) personalità. Un neo? Forse la durata, si poteva leggermente accorciare per favorire il rapido riascolto e non appesantire la seconda parte. Ma la valutazione generale resta positiva. Bravi.

Review Overview

QUALITA' - 68%

68%

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