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THE ZEN CIRCUS La terza guerra mondiale

the zen circus la terza guerra mondiale

«Il filo conduttore dei testi è un’ipotetica (ma non troppo) terza guerra mondiale, da noi invocata provocatoriamente come unico modo per ritornare ad essere davvero complici, per capire chi è amico e chi nemico, per liberarsi da sovrastrutture inutili che ci imbrigliano fino a renderci impotenti. Ma, fino a quando non sarà fisicamente a casa nostra, come ricorda la copertina, la guerra non ci riguarderà, non ci tangerà e continueremo a fare finta di nulla, smarriti nelle nostre idiosincrasie moderne».

Appino è diventato un cantautore coi controcazzi. Già ce n’eravamo accorti nelle sue esperienze soliste, il nuovo lavoro con gli Zen Circus non fa altro che confermare l’inciso iniziale. La terza guerra mondiale” è un album pieno zeppo di storie, parole che servono a raccontare illusioni di provincia, tensioni generazionali. L’efficacia delle immagini descritte dà la perfetta cifra stilistica del livello raggiunto dalla band, che è riuscita negli anni a crescere un passetto alla volta sino a diventare una realtà capace di rappresentare un punto d’arrivo e un esempio per gli emergenti. Sotto l’aspetto sonoro, il rock cantautorale degli Zen ha un’eccellente fruibilità pop, ma ci piace sottolineare l’asciuttezza della proposta musicale: il trio non si perde mai in inutili giochetti, ma va sempre dritto alla meta. Un difetto del compact? Il mixaggio ci convince a fasi alterne.

Diversi i pezzi che meritano un ascolto attento: la title track, “Ilenia”, “Pisa merda”, “Zingara (Il cattivista)”, “San Salvario”.

Review Overview

QUALITA' - 77%

77%

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