TWEE Mango
Trenta minuti di pop intelligente. Roba che alle major (di solito) fa leccare i baffi. E invece “Mango”, il disco d’esordio dei piemontesi Twee, uscirà l’8 settembre come autoproduzione. Le dieci canzoni in scaletta sono cantante (in inglese) con il piglio di chi sa di avere per le mani dell’ottimo materiale e non tradiscono anche dopo diversi ascolti. Intendiamoci, i Twee non hanno inventato nulla, il loro è un pop a tinte americane che all’estero ha già trovato diverse declinazioni negli ultimi due lustri, però il risultato finale è sfizioso, frizzante, in poche parole, bello. La prima parte è un colpo al cuore, nella seconda parte la band piemontese si perde un pochino per strada rifacendo il verso a un pop-folk troppo leggerino per essere apprezzato da un pubblico esigente e poco sfacciato per trovare i favori di un pubblico under 18. In conclusione: c’è potenziale per continuare a fare musica. I pezzi migliori? “Bad Guy”, “Summer of Love” (sembra perfetto per una pubblicità di telefonia) e “No Pain”.