Cinema2024

VERMIGLIO Maura Delpero

vermiglio

Inutilmente pomposo, povero di contenuti, raffinato nella fotografia. “Vermiglio” è un bluff. Per tre motivi: 1. I personaggi sono mediamente incompiuti. 2. In due ore di proiezione ci sono almeno 30 minuti di scene inutili, che non aggiungono granché alla trama e servono solo a dare un’infarinatura di insieme, un tentativo di creare un contesto alla narrazione, un tentativo fallito. 3. La parte finale è debole, e persino illogica in alcuni passaggi.

La trama. Nel 1944, nella remota Vermiglio, l’arrivo di Pietro, un soldato siciliano, stravolge la quotidianità di un insegnante e della sua famiglia, mentre Lucia, la maggiore delle sue figlie, se ne innamora e decide di sposarlo.

Bene il cast, tutti promossi, con Carlotta Gamba (Virginia) che risulta la migliore. Bella la fotografia. Regia senza grossi guizzi ma con un paio di inquadrature apprezzabili, come le scene nella classe scolastica.

In conclusione: tanto fumo e poco arrosto. A questo tipo di cinema spacciato per “colto” non daremo mai volume alla grancassa come certa critica.

Se nel 2024 il cinema italiano è questo, allora significa che continuiamo a guardare al futuro con le spalle girate. Se il protagonista del film è l’estetica, qualcosa non quadra.

Review Overview

SCORE - 4.5

4.5

Pulsante per tornare all'inizio