IN "FIVE SONGS" CI SONO LE CINQUE CANZONI PREFERITE DI...
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  • 1
    puscifer existential reckoning

    PUSCIFER Existential Reckoning

    Lo avevamo approcciato molto prevenuti - e chissà che questo non abbia inciso sul giudizio finale - fatto sta che alla fine questo "Existential Reckoning" ci è piaciuto, e parecchio. Intanto perché è un disco solido, che in una certa misura nobilita il progetto di Maynard James Keenan, che negli anni ha sempre ondeggiato fra serietà e cazzeggio, in un limbo strano, stretto tra la morsa dei Tool e degli A Perfect Circle, che per inciso restano band di un altro livello, ma possiamo tranquillamente dire che con "Existential Reckoning" i Puscifer prendono uno slancio nuovo. In scaletta 12…

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    QUALITA' - 81%

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  • 2
    asaf avidan

    ASAF AVIDAN Anagnorisis

    Quanti riescono a maneggiare il pop, oggi, con queste capacità vocali, questa varietà negli arrangiamenti, questo folle equilibrio attorno a generi diversi? Asaf Avidan continua a confermarsi un artista unico nel vasto panorama della musica contemporanea, e non solo per la voce androgina ma per tutto ciò che riesce a comunicare all'ascoltatore con la sua arte. "Anagnorisis" è un disco che ha dentro un sacco di cose: , un po' di Amy Winehouse in "900 Days", un po' di David Bowie in "Earth Odyssey". E tutto attorno arrangiamenti mai banali e un'intensità emotiva che…

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    QUALITA' - 81%

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    81
  • 3
    dj myke gabriel voyager

    DJ MYKE & GABRIEL Voyager

    In un'epoca in cui tenersi aperta una strada alternativa a quella principale è sempre cosa intelligente, Dj Myke potrebbe avere un futuro come talent scout. Perché "Voyager" mette in vetrina questo giovanissimo e sconosciuto Gabriel (classe 2002) che è veramente una sorpresa grossa: flow da campione, testi maturi e zero incertezze. Ricorda molto da vicino la classe di un socio storico del buon Myke, cioè Rancore, ma è solo un retrogusto. Ovvio, sull'ottima resa di Gabriel pesano un quintale le basi del navigato producer, che anche in questo lavoro sceglie di viaggiare a kilometri di distanza da quello che…

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    QUALITA' - 80%

    80%

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  • 4
    pvris use me

    PVRIS Use Me

    Irresistibili. "Use Me" rende irresistibili i Pvris e li porta a un livello superiore rispetto ai pur buoni dischi precedenti. . La scaletta vede 11 pezzi all'attivo: un paio sono carini ma nulla più, il resto è tanta roba, a partire dalle iniziali "Gimme a Minute" e "Dead Weight": un biglietto da visita fortissimo; "Hallucinations" è un…

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    QUALITA' - 79%

    79%

    79
  • 5
    cristiano godano

    CRISTIANO GODANO Mi ero perso il cuore

    Inatteso. Non sapremmo come definire in altro modo questo "Mi ero perso il cuore". Inatteso e spiazzante. Perché non ci aspettavamo che Cristiano Godano riuscisse a mettersi così a nudo dopo una così lunga carriera. Non per incapacità del leader dei Marlene Kuntz - indubbiamente la miglior penna della sua generazione - ma perché la maturità spesso coincide con un inevitabile declino compositivo e con la necessità (per sopravvivenza) di guardare oltre sé alla ricerca di una forma di ispirazione che alimenti la fiamma. E invece Godano è sceso giù giù sino al centro, mettendo in mostra una fragilità…

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    QUALITA' - 79%

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    79
  • 6
    francesco bellucci

    FRANCESCO BELLUCCI Situazioni sconvenienti

    Francesco Bellucci canta e scrive come Vasco Rossi ma la sua proposta è comunque originalissima, perché la lezione del Blasco, qui, è usata come leva per raccontare storie di provincia credibili, sfrontate, talvolta persino esagerate come il singolo "Stanotte Uccido Mio Padre". Il risultato è questo "Situazioni sconvenienti" che sfida le mode del momento - trap e indie - con le armi del rock, quello tipicamente italiano di qualche decennio fa, e con la forza di arrangiamenti semplici e intelligenti. Insomma, ecco un album che ha qualcosa da dire e che lo dice senza rincorrere chissà quali paroloni, ma…

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    QUALITA' - 78%

    78%

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  • 7

    MYOWNMINE Everything is in perspective

    C'è chi il pop Anni Ottanta - dice - di recuperarlo, e chi lo approccia così bene che durante l'ascolto ti si stampa davanti al naso la faccia di "Sonny" Crockett e tutto l'immaginario di "Miami Vice". Questo per dire che "Everything is in perspective" è un bel tuffo in un'epoca che continua a dare frutti anche a distanza di decenni. I MyOwnMine hanno il merito di intestarsi al debutto un disco bellissimo, che senza dubbio spicca fra le migliori produzioni di questo 2020. I motivi? E' tutto essenziale in "Everything is in perspective". In 26 minuti scorrono 8…

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    QUALITA' - 77%

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  • 8
    alberto nemo io dio no

    ALBERTO NEMO Io Dio No

    Ci sono artisti che hanno una sensibilità artistica tale (e grande), che risulta impossibile parlarne male. Alberto Nemo ha piena cittadinanza in questa cerchia, perché a una tecnica sopraffina unisce uno stile che lo rende speciale nel panorama indipendente italiano. "Io Dio No" è il suo quattordicesimo disco ed è stato realizzato in collaborazione con l’artista Mauro Mazziero. Il compact è un omaggio in musica al poeta Dino Campana. In scaletta 10 episodi per 37 minuti. I testi di Nemo sono riflessioni sussurrate, gli arrangiamenti sono semplici, efficaci e moderni, e qua e là (vedi "No!") ci sono intuizioni…

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    QUALITA' - 76%

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  • 9
    giostre gettoni

    GIOSTRE Gettoni

    Otto brani, 26 minuti di musica che dovremmo/potremmo definire pop-punk-rock con ampie concessioni all'elettronica lo-fi, ma forse varrebbe la pena usare l'espressione "musica fatta a cazzo di cane" per inquadrare le coordinate di questo progetto. "Gettoni" è una bella botta di leggerezza. E si differenzia dal "già sentito" grazie a due evidenti punti di forza: . Vagamente rimandano a certe cose degli Skiantos e al miglior Bugo degli esordi, ma il progetto…

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    QUALITA' - 74%

    74%

    74
  • 10
    ubba bond

    UBBA BOND Mangiasabbia

    Un po' Massimo Volume in "Bob", un po' Vasco Rossi in "Girasoli olandesi", un po' De André in "Sale", un po' spiazzanti per quel nome - Ubba Bond - che in tempo di "Corona Bond" concessi e negati, suona come l'ennesima proposta da supercazzola della politica. E invece ecco che "Mangiasabbia" (pure questo un titolo spiazzante) arriva a confortare e a rigenerare. Perché questa autoproduzione così anarchica e indefinibile dal punto di vista stilistico risulta aria fresca nel panorama indipendente italiano e contribuisce a battere un colpo dove di colpi ad effetto - ahinoi - se ne vedono sempre…

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    QUALITA' - 74%

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    74
  • 11
    tonno

    TONNO Quando ero satanista

    I Tonno riescono nell'esperimento di mettere assieme i primissimi Radiohead con il Grignani degli esordi. : i testi della band, infatti, sono scritti bene, con proprietà di linguaggio e raramente le rime sono chiuse in maniera poco efficace. "Quando ero satanista" ha uno stile preciso, in scaletta ci sono dieci pezzi per una durata che supera di un soffio i 30 minuti e almeno 3 o 4 brani sono dei potenziali singoli: "Sovrappensiero", "Credevo di averti vista", "Ragazza bonsai",…

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    QUALITA' - 72%

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  • 12
    annalisa nuda

    ANNALISA Nuda

    "Nuda" è un disco di eccellente pop italiano. E sarebbe ingiusto, ormai, definire Annalisa soltanto come una bella voce oppure un prodotto dei Talent: per carità, entrambe le cose sono parte del suo bagaglio artistico, ma sinceramente la sua arte è molto altro e il suo percorso è quello giusto, anche se in un business come quello musicale dove gli eccessi valgono più delle belle canzoni, il suo apparire come una "ragazza di provincia" senza flirt e fidanzati da copertina rappresenta più un limite (sulla strada della popolarità) piuttosto che una virtù da coltivare. Un limite che vale come…

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    QUALITA' - 72%

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    72
  • 13
    buzzy lao universo riflesso

    BUZZY LAO Universo/Riflesso

    "Universo/Riflesso" è un disco di pop cantautorale dove la penombra si fa preferire alla luce e dove le chitarre sono suonate in maniera eccellente, preferendo toni lievi ad andature fuori dalle righe. Quello di Buzzy Lao è un buon album per tre motivi: l'orecchiabilità non è il fine ma un mezzo per arricchire le canzoni; gli arrangiamenti sono semplici, essenziali e portano a creare subito sintonia con l'ascoltatore; la scaletta è composta da 8 brani, e quasi tutti hanno personalità - in "Haya", con l'intervento di Dargen D'Amico, c'è anche una carina divagazione attorno al tema centrale del compact.…

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    QUALITA' - 71%

    71%

    71
  • 14
    daimon d

    DAIMON D. The eye of the storm

    Visto il font usato per marchiare il compact e la copertina, la prima impressione è stata quella di doverci confrontare con quelle robe di nicchia che abbracciano il rock gotico e si rivolgono a nostalgici di un'epoca andata. E invece - sorpresa - "The eye of the storm" è - per farsi un'idea, potremmo citare gli Smashing Pumpkins. Quindi chitarre in evidenza e un'attenzione alla melodia che non è bisogno di ingraziarsi l'ascoltatore ma è…

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    QUALITA' - 71%

    71%

    71
  • 15
    gianluca de rubertis

    GIANLUCA DE RUBERTIS La Violenza della Luce

    Gianluca De Rubertis è uno dei pochi - che in Italia - si può legittimamente intestare un virtuale master in "canzone d'autore", . "La Violenza della Luce" è un disco che ha un potenziale enorme, perché capace di affacciarsi su una platea immensa: può piacere ai fans del già citato Faber, ma anche dei Baustelle, di Franco Battiato e persino (qui la spariamo volontariamente grossa...) dei fu…

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    QUALITA' - 70%

    70%

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