ELETTROGRUPPOGENO Elettrogruppogeno
Gli arrangiamenti sono così diversi fra loro, che alla quarta canzone ti sorge persino il dubbio che Spotify stia mettendo assieme un po’ di tracce a casaccio di gruppi vari, e invece è tutta farina dello stesso sacco.
Ci verrebbe voglia di definire questi Elettrogruppogeno come una band demenziale, soprattutto per l’approccio giocoso, ma c’è una qualità che merita di essere sottolineata: le linee melodiche sono quasi tutte interessanti e ficcanti, la scrittura semplice ma utile a costruire rime intelligenti e poi ci sono le canzoni, con un brano come “Mekkaniko” che è davvero fortissimo, ma anche “Sudococa” non è per niente male, e anche tutto il resto della scaletta intrattiene e apre la mente a lunghi viaggi lisergici tra pop, canzone d’autore e rock, Rino Gaetano e Anni Ottanta.
Meglio la prima parte del compact rispetto alla seconda. Al netto però del bilancino del farmacista, una delle cose più originali uscite in questo 2023.