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ANDREA SENATORE

andrea senatore

Compositore, polistrumentista e cantante, Andrea Senatore è coinvolto nelle arti performative in diverse modalità, dalla sperimentazione sonora alla ricerca multimediale. Sulla sua cinquina: «E’ sempre molto difficile per me scegliere dei brani quando mi viene chiesto di farlo, innanzitutto perché i miei ascolti sono notevolemente trasversali e poi perché sono molti gli artisti che mi hanno influenzato, emozionato e coinvolto, anche solo con un brano, anche solo per un attimo. Ho sempre pensato alla musica come ad un’entità unica, non ho mai amato le distinzioni di genere: esiste solo musica che mi piace e musica che non mi piace. Il mio primo approccio ai dischi è stato il “White album” dei Beatles (quando avevo poco più di cinque anni) e da lì è cominciata questa bellissima avventura, questa scoperta continua di nuove prospettive e suggestioni che dura ancora e durerà per sempre. Non ho preclusioni verso nulla, la cosa importante è che ciò che ascolto sia reale, vero, autentico, sincero e non frutto delle mode, dei trend e di quell’atteggiamento “ruffiano” che spesso caratterizza certi brani da classifica. Scegliere queste 5 canzoni ha richiesto tempo e riflessione, è stato come rovistare nei cassetti della memoria e delle emozioni e non vi nascondo che mentre compilavo questa scaletta sentivo dentro di me che stavo tradendo i miei maestri “sacri”, i padri della mia formazione artistica. La mia voce interiore diceva: “Andrea no! Non puoi non inserire i Depeche Mode, non ti puoi dimenticare dei Kraftwerk o dei Talk Talk. Cosa direbbero Paul McCartney e Franco Battiato nel sapere che li hai esclusi da questa lista? Il Duca bianco e la Regina non ti perdoneranno, puoi starne certo! Sognerai Sakamoto e Sylvian on a solitary beach che bevono un Righeira in ghiaccio e ti guardano con occhi cattivi mentre un maiale vola tra le ciminiere di una premiata forneria ed una ragazza, una certa Rio, balla sulla sabbia. Tu proverai inutilmente a scappare ma un ragazzino impertinente di nome Wolfgang Amadeus ti farà lo sgambetto e tu cadrai sotto gli occhi divertiti di un uomo schizoide del ventunesimo secolo…”. Quindi, direte voi, perché hai scelto queste tracce? Le ho scelte perché bisogna imparare a guardare avanti, a voltare pagina, a cercare nuove emozioni e nuovi scenari, sempre consapevoli delle proprie origini e senza mai tradirle ma con un pizzico di leggerezza e spensieratezza, proiettati verso la nostra personale evoluzione. Il mio “Héritage“, ad esempio, è un disco di rinascita, un punto di partenza verso universi nuovi e sconosciuti e questa scaletta riflette questa attitudine. La musica mi ha dato tanto, mi ha insegnato soprattutto che bisogna essere liberi, che bisogna abbattere i confini ed esser curiosi, che non si deve aver paura di saltare nel vuoto e di scoprire. E’ come partire per un lungo viaggio, un viaggio che è appena cominciato. Buon ascolto». Di seguito le sue 5 canzoni consigliate…

Boards of Canada – Olson


Public Service Broadcasting – Everest


Luke Abbott – Brazil


Frankie Rose – Insterstellar


Tortoise – Gigantes

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