Opinioni

DANI MACCHI «La violenza "terroristica" si sconfigge non con le armi ma con la politica illuminata»

“Voglio che tutti abbiano accesso alle armi, ho visto morire gente che forse avrebbe potuto vivere”: è l’opinione di Jesse Hughes, il cantante degli Eagles of Death Metal. “Penso che tutti prima o poi debbano avere un’arma: questa è l’unica cosa su cui non ho cambiato idea. La politica francese di controllo delle armi è riuscita a salvare anche una sola f…..a persona a Le Bataclan? Se c’è qualcuno che può dire di sì, mi piacerebbe sentirlo, perché io non la penso così. So che in molti non saranno d’accordo con me ma quella notte le pistole potevano rendere le persone uguali. E mi fa schifo che le cose stiano così. Perché non ho mai visto morire una persona che aveva un’arma, e voglio che tutti possano averne una. Ho visto morire persone che forse avrebbero potuto vivere”.

«Come strutturare una discussione partendo da un’affermazione così oggettivamente sciocca? Io credo che prima di aprire bocca bisognerebbe conoscere davvero in profondità l’argomento di cui si vuole parlare. Altrimenti va a finire che si dicono solo sciocchezze come questa. Francamente non so se Jesse Hughes abbia le capacità intellettuali per poter discettare autorevolmente di questi temi così delicati; ed essere (comprensibilmente, ci mancherebbe) ancora scosso emotivamente da una tragedia simile è solo una ragione ulteriore per evitare di dire stupidaggini in mondovisione. Di sicuro l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è di un nuovo Ted Nugent. Qualcuno potrebbe però dire che “…il terrorismo si deve combattere con le armi”. Ma intanto non so cosa si intenda per “terrorismo”, sinceramente. Credo sia una categoria mediatica: Arafat era considerato un terrorista e poi gli hanno dato il Nobel per la Pace. Comunque credo che la violenza “terroristica” si sconfigga non con le armi – è follia pensarlo – ma con la politica illuminata. Purtroppo il capitalismo, la logica del profitto a tutti i costi non permettono alla politica di essere illuminata. L’1% è il vero responsabile del “terrorismo”, e noi del 99% lo subiamo e piangiamo i nostri morti. I fatti del Bataclan hanno senza dubbio scosso tutti, artisti compresi, ma cedere all’isterismo è un errore, perché statisticamente credo sia tuttora infinitamente più pericoloso viaggiare in furgone con gli strumenti sull’A1 che suonare su un qualsiasi palco».

Dani Macchi, fondatore e chitarrista dei Belladonna

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