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WILDBIRDS & PEACEDRUMS Rhythm

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Non è fondamentale avere un orecchio allenato o fine per cogliere la ricchezza del suono dei coniugi svedesi Mariam Wallentin e Andreas Werliin. Basta lasciare che la musica faccia il suo corso. Perché ci sono dischi che hanno bisogno di ascolti diversi per essere… scoperti, ma qui non è necessario mettere il compact a volume alto o basso per valutarne la resa, qui è tutto sul tavolo e l’unica fatica richiesta è quella di cibarsi del ricco menù.

Il ritorno dei Wildbirds & Peacedrums coincide con un disco che mescola atmosfere urbane a fascinazioni esotiche, in quello che potrebbe apparire come un cortocircuito, ma che in realtà è una miscela godibile con la voce di Mariam Wallentin che aggiusta anche i dettagli fuori posto. “Rhythm” (Leaf) ha il pregio di essere un lavoro originale, in grado di incuriosire al primo ascolto e conquistare definitivamente a quelli successivi. In alcuni passaggi (“Soft Wind, Soft Death”, ad esempio) musica e cantato sembrano seguire due binari ben distinti, ma la peculiarità dell’album è proprio quella di scomporre piuttosto che unire, scindere piuttosto che mediare alla ricerca di un compromesso di comodo.

Ci vuole indubbiamente coraggio e talento per creare un lavoro del genere, con una stratificazione del suono che ti fa sobbalzare sulla sedia. Ma forse, più di ogni altra cosa, ci vogliono idee chiare. Ecco, dovendo sintetizzare il giudizio, potremmo dire che “Rhythm” è un lavoro con le idee chiare, che non vende fumo all’ascoltatore e che mantiene costante la tensione per tutta la durata.

Da ascoltare assolutamente.

Review Overview

QUALITA' - 77%

77%

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