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PVRIS Alcatraz, Milano, Italia - 2 maggio 2024

Quando l’avevamo vista a Parigi, circa un anno e mezzo fa, ci aveva fatto un’ottima impressione, ma c’era anche apparsa un po’ stanca, affaticata, probabilmente dal tour e anche da un nuovo disco dietro l’angolo. A distanza di diversi mesi, e questa volta a Milano, l’impressione è rimasta la stessa della passata volta, però c’è da riconoscere a Lynn Gunn un’energia diversa, sarà che il tour europeo è iniziato da poco, sarà che il nuovo album è veramente ricco di spunti interessanti che possono essere portati comodamente sul palco, e sarà anche che la maturazione inevitabile del progetto oggi più che mai dia i suoi frutti.

All’Alcatraz di Milano abbiamo visto i Pvris molto probabilmente nel loro periodo migliore finora: ormai le scalette si fanno da sole, vista la quantità di materiale di qualità a disposizione della band, e Lynn Gunn si sente decisamente a suo agio ormai come leader ed esclusiva titolare del progetto, tant’è vero che rispetto al passato si muove con spigliatezza sul palco, e dialoga anche con il pubblico quasi in un clima del tutto familiare.

In quasi un’ora e mezza di concerto, la band ha messo in mostra tutto quello che di buono in questo momento può proporre, e sono tante cose, a partire da singoli come “Animal” e “Hallucinations”, ma anche cavalli di battaglia come “What’s wrong”, che dal vivo è sempre un bello schiaffo. Nel set anche pezzi di valore come “Evergreen”, “Take My Nirvana”, “Death of Me”.

Insomma, una band che è giunta ormai alla sua maturità, e che forse ha bisogno ancora dell’ultimo step per andare a incrociare il larghissimo pubblico, ma il progetto ha poco più di 10 anni e in questi due lustri un passetto alla volta è cresciuto parecchio. Arriverà sicuramente alla meta.

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