PARADISO XXXIII Politeama Genovese, Genova, Italia - 18 gennaio 2024
Spesso si tende ad usare a sproposito l’espressione “spettacolo divulgativo”, ma in questo caso è l’unica veramente calzante, perché l’opera che in queste settimane stanno portando in scena Teho Teardo ed Elio Germano, incentrata sul Paradiso dantesco, ha una valenza educativa, perché dà una forma scenica ad un’emozione: quella che nella Divina Commedia prova il Sommo Poeta nel dover descrivere il Paradiso, l’immensità, l’indicibile, l’indescrivibile.
Elio Germano si cala perfettamente nella parte e alterna momenti nei quali cerca la propria catarsi, a momenti più sciamanici, soprattutto all’inizio. Ma questo è lo spettacolo di Elio Germano ma soprattutto di Teho Teardo, infatti il maestro allestisce un tappeto sonoro di grandissima classe il cui obiettivo è quello di portare lo spettatore all’interno del misterioso mondo, spesso avvolgendolo con suoni seducenti, e con suoni di impatto, sfruttando al meglio la potenza dei visual, che sono la terza gamba del tavolo. Diciamo questo perché c’è una cura dei dettagli, delle luci e dell’insieme davvero coinvolgente per chi si trova in platea: non solo sostanza, ma anche un’estetica raffinata.
Insomma, uno spettacolo senza dubbio interessante, non facilissimo, perché in alcuni momenti il testo non aiuta, ma se si prova ad interpretare l’opera mettendo da una parte il linguaggio, i segni, e si privilegia l’emozione, il risultato può essere completo e soddisfacente, perché sì, “Paradiso XXXIII” è un’opera da vivere sfruttando le emozioni, l’emozione che arriva dal palco, e l’emozione che inevitabilmente alberga in ognuno di noi e che – se stimolata – può creare meraviglie.
