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GIOVANNI CINQUE Hobo

giovanni cinque hobo

Partiamo dalle cose che non ci piacciono: c’è troppo, lungo la scaletta, e quel “troppo” è talvolta usato per allungare il brodo oltremisura. L’album di Giovanni Cinque dura quasi 50 minuti, ma il Nostro avrebbe potuto tranquillamente limare 15 minuti di musica senza snaturare alcunché. Insomma, l’essenzialità non abita qui.

Detto questo, veniamo alle cose che ci piacciono. “Hobo” è un disco di cantautorato vecchio-stampo-e-moderno. Giovanni Cinque ha un bel modo di scrivere e di ricercare la melodia: non fa il verso a nessun mito del passato, il suo stile ricorda vagamente quello di Zibba o quello di Gnut, ma sono soltanto suggestioni, nulla di preoccupante. Se prendiamo il bilancino del farmacista e ci mettiamo a pesare le 12 stazioni in scaletta, ne viene fuori che ci sono mediamente delle buone canzoni, con punte di eccellenza e pochissimi scivoloni. Fuori i nomi: “La guerra” dà la cifra stilistica del compact, “Vittorio” è un singolone, mentre “Prometeo” è la variazione attorno al tema centrale. Insomma, per essere un esordio è davvero tanta roba. Vergognoso che il disco sia un’autoproduzione.

Review Overview

QUALITA' - 66%

66%

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