BLEED – PIÙ FORTE DEL DESTINO Ben Younger
Semplice, efficace e ben raccontato. Ecco il film d’intrattenimento perfetto. Aggiungete un cast senza fenomeni (da baraccone) e interpretazioni asciutte. Il risultato non può che essere soddisfacente. “Bleed” è un dramma che fa il suo senza strafare, che prende per mano lo spettatore e lo porta ai titoli di coda non tradendo le attese.
La trama. Dopo che un grave incidente lo lascia quasi paralizzato, costringendolo a vivere con un esoscheletro simile ad un collare fissato direttamente sulle ossa del cranio, la carriera del campione del mondo della boxe Vinny Pazienza (la storia è vera, e nella finzione c’è Miles Teller a metterci la faccia) sembra finita. Tuttavia, sotto la guida dell’ex pugile Kevin Rooney (qui interpretato da Aaron Eckhart) e contro il parere di tutti, Vinny comincia un duro allenamento con l’intenzione di tornare sul ring e riprendersi il titolo mondiale.
Dicevamo all’inizio del cast: Miles Teller e Aaron Eckhart si dividono la scena e si guadagnano l’ingaggio senza problemi, più brava la spalla rispetto al protagonista, ma c’è anche da dire che Teller è un attore che ancora fatichiamo a inquadrare e forse non ha ancora trovato il ruolo giusto. Ha sempre la stessa espressione, sia che faccia il pugile (come in questo caso), sia che faccia il trafficante d’armi come nel bellissimo “Trafficanti”. Eckhart invece è una sicurezza. Ottima la prova di Ciarán Hinds (famoso per la sua partecipazione a “Harry Potter”), che si cala nei panni del padre del protagonista offrendo una prestazione di assoluto livello. Ben Younger alla regia non forza mai la mano e il film (prodotto da Martin Scorsese) scorre che è un meraviglia. Insomma, soldi ben spesi.