MIRIAM IN SIBERIA Failing
Arriviamo un po’ in ritardo con la recensione di questo “Failing“, album uscito sul finire del 2014, che senza dubbio piacerà agli appassionati degli Spiritualized, perché i territori che bazzica sono fondamentalmente quelli. Partendo da posizioni rock, i campani Miriam In Siberia si muovono alla ricerca di uno stile personale dove elettronica, atmosfere cupe e un pizzico di misticismo sono gli elementi portanti. C’è anche del pop, nelle 5 canzoni che compongono il compact, ma come abbiamo già detto, il panorama sonoro è ampio. Il risultato? Apprezzabile. Il disco si lascia ascoltare, i brani hanno personalità e tecnicamente la band dimostra di saperci fare. Sull’eccellente resa sonora, tanto pesa l’ottimo lavoro fatto in fase di mixaggio. Insomma, un compact maturo, con delle chitarre molto belle. I pezzi migliori? “Raise Your Hands” e soprattutto la conclusiva “Don’t Anyone”, che ha qualcosa che rimanda a “Another Brick In The Wall” dei Pink Floyd. Una curiosità: la foto della copertina del disco è uno scatto aereo della tundra.