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SONS OF THE SEA Sons of the Sea

SONS OF THE SEA

Sons of the Sea” (Avow! Records/Membran/Self) è il primo album in studio della nuova creatura omonima di Brandon Boyd, conosciuto dai molti come frontman degli Incubus.

Diciamolo subito: i fans di Boyd resteranno leggermente spiazzati da questo lavoro che punta territori nuovi, più complessi, che Brandon affronta mettendoci la solita eccellente attenzione vocale. Prodotto da Brendan O’Brien (Incubus, Pearl Jam, Bruce Springsteen, Rage Against the Machine) e con alcune parti di batteria suonate da Josh Freese (Nine Inch Nails, A Perfect Circle e tanti altri progetti), il disco parte lento ma decolla subito, mettendo in mostra una struttura solida, una validissima fruibilità pop e diversi potenziali singoli fra cui citiamo “Come Together”, uscito su YouTube in duplice versione – noi abbiamo scelto quella che ha creato più curiosità; ne esiste anche un’altra fatta in casa dove compare la fidanzata di Boyd, mentre il leader degli Incubus suggerisce agli ascoltatori una sorta di karaoke.

In coda al disco tre versioni acustiche deliziose.

Definirlo “pop stravagante” forse è troppo, ma c’è da dire che il disco funziona sia per la discreta orecchiabilità, sia per l’intera costruzione, basata sulla ricerca di soluzioni non scontatissime. Un album maturo, che si lascia ascoltare e riascoltare.

Review Overview

QUALITA' - 80%

80%

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