LAMENTE Un passo indietro
Lo abbiamo ascoltato diverse volte, l’esordio degli aretini LaMente. Non ci azzardiamo a dire che conosciamo a memoria i testi delle canzoni, ma poco ci manca. Lo abbiamo ascoltato più e più volte perché pur ricevendo subito una sensazione negativa, l’album a ogni ascolto ha messo in mostra slanci positivi e nuovi dettagli. Però un giudizio chiaro e preciso va pur dato, e il nostro è negativo.
Bocciamo “Un passo indietro” (Garage Records) per tre motivi: la voce senza identità di Massimiliano Valenti, il suono non è personalizzato a dovere e i testi hanno dentro troppo cervello e pochissimo cuore. Quello dei LaMente è un disco freddo, anemico, suonato molto bene (anzi, per essere un esordio le cose sono andate ben oltre le attese in tal senso), ma manca il calore. Il rock-pop della band toscana non è banale e qua e là paga il giusto dazio a penne finissime della scena cantautorale italiana: Cristiano Godano, Giovanni Lindo Ferretti, Franco Battiato – giusto per fare alcuni nomi.
I pezzi migliori del compact? “Difendimi” e “Recordis”.