AlternativeNoisePsichedeliaRecensioniRockSperimentazioneStraniero
ULAN BATOR Abracadabra
Mai banali e sempre sazianti. “Abracadabra” è un disco che ha personalità diverse e che nel contempo riesce a dialogare con la porzione più intima di ognuno di noi, con quella parte che non si piega alla ragione ma ha bisogno di sensazioni per uscire allo scoperto. In quest’ottica il nuovo lavoro degli Ulan Bator è un ottimo passepartout.
In scaletta dieci brani inediti che confermano che il progetto nato nel 1993 a Parigi e capitanato da Amaury Cambuzat ha ancora molte cose da raccontare. “Abracadabra” guarda al rock ma va oltre, abbracciando noise e sperimentazione, psichedelia e voglia di decostruire il suono alla ricerca di un panorama sonoro originale. Il primo ascolto è positivo, quelli successivi consentono di scoprire tanti piccoli dettagli (soprattutto nella produzione) che caratterizzano il nuovo lavoro degli Ulan Bator. In conclusione: un compact maturo, misterioso, scuro e accessibile.