WIME LoOser
David Veronesi mette musica e voci per questo progetto dal titolo Wime, qui al debutto sulla breve distanza. In scaletta 6 pezzi di pop elettronico fuori moda, nel senso che le canzoni proposte non attingono da nessun filone particolarmente in voga in questo momento, anzi, vanno a recuperare un’idea di elettronica “a bassa fedeltà” che sul finire degli Anni Novanta si prendeva spazio con merito.
L’EP è vario e ha la forza di divagare, come nel caso dei ritmi giamaicani di “Wime Is a LoOser” oppure della conclusiva “BU!”, che rimanda inizialmente a Prince per poi esplodere in un giocoso pop accattivante.
L’esperimento nel complesso passa in scioltezza l’esame, perché anche quando si prende dei rischi non perde mai di vista il bisogno di restare semplice e di facile interpretazione per l’ascoltatore. “Mooon” è forse l’episodio più riuscito, ma sarebbe ingeneroso fare una classifica dei brani “migliori” o “meno riusciti”, perché il compact funziona nella sua interezza. Ha il solo grande limite di finire troppo in fretta.