NAZARIO DI LIBERTO All Waste Town
Partiamo da una considerazione così superficiale da provare preventivamente vergogna: se fai elettronica e hai il vivo desiderio di farla a un certo livello, non puoi usare il tuo nome e cognome, devi per forza di cose inventarti un nick (anche brutto) ma devi averne uno, altrimenti alla lunga non sei credibile.
Messa da parte la superficialità, veniamo a questo “All Waste Town” (Irma Records) che ci piace davvero parecchio perché mette in mostra un’elettronica varia con voci filtrate che rimandano la testa a certe cose dei Sigur Rós, ma le fascinazioni non si fermano qui: “Useless” è un pezzo che sa vagamente di Massive Attack, “Sign” ha un profilo esaltante che ricorda certa elettronica tedesca mentre “Birds” ha un passo che rimanda inconsciamente a “Pure Morning” dei Placebo, anzi, per certi versi sembra persino un brano-omaggio. Il suono dell’artista palermitano è derivativo, ma è un bel muro compatto, omogeneo, che prende da più porti senza attraccare in nessuno di essi.
Il compact convince al primo ascolto, complice una scaletta agile e ben compilata. Bene la produzione, mentre il mixaggio crediamo abbia penalizzato un pochino il risultato finale, che comunque resta estremamente valido. Quella di Nazario Di Liberto è un’elettronica che ha qualcosa da dire, che sa dosare le accelerazioni di ritmo senza farsi prendere troppo la mano dalla voglia di strafare. Insomma, un progetto promosso a pieni voti.