VINCENZO DI SILVESTRO Invisibile la felicità
Quando un violinista decide di usare la voce può ritrovarsi cantautore.
Dai, giochiamo coi preconcetti e i luoghi comuni. Da un violinista che si mette a fare un disco in età adulta che cosa ti puoi aspettare? Esatto, una roba pallosa, molto intellettuale, arrangiamenti pomposi che virano magari di nascosto verso il jazz. E invece dobbiamo ricrederci, quello di Vincenzo Di Silvestro è un album moderno, attuale, che prende spunto dalla tradizione cantautorale italiana ma che è ben felice di stare nel 2015. La fruibilità pop delle canzoni di Di Silvestro è eccellente e alcune melodie valgono da sole il prezzo del compact: “Lascia stare” e “Vieni qui” – giusto per fare gli esempi migliori. Nel cd compaiono anche Patrizia Laquidara, Cesare Malfatti e Ilona Danho.
In scaletta 8 pezzi per 30 minuti di musica; la voce dell’autore è leggera e calda, a volte spinge la mente ad associarla ad alcune cose di Niccolò Fabi ma si tratta solo di accostamenti dai contorni sfocati. Nel complesso “Invisibile la felicità” è un disco maturo, con dei testi intelligenti e un lavoro sugli arrangiamenti davvero apprezzabile. Insomma, promosso a pieni voti, anche perché delle 8 canzoni – onestamente – non ce n’è una che vi potremmo consigliare di saltare. Funzionano tutte. Incredibile che sia un’autoproduzione.