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AIM Finalmente a casa

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Partiamo dal passato. Gli AIM sono quelli che nel precedente disco avevano tirato fuori una canzone totale come “Reverse”. Chi se la fosse persa, ha l’obbligo di ascoltarla e guardare il bel video prima di proseguire la lettura della recensione. Qui il link.

Ok, se vi siete affezionati a “Reverse” già al primo ascolto, ora vi dobbiamo dire la verità: gli AIM si sono dati all’italiano e c’è molta più intimità nella loro musica rispetto al passato. E soprattutto questo “Finalmente a casa” (Tirreno Dischi) segna un passaggio importante nella carriera del trio brianzolo, che in una certa misura passa dall’età dove tutto era più o meno concesso a quella adulta.

Il precedente lavoro – “We are sailing” – era stato prodotto dal Ministri Federico Dragogna, questa volta in cabina di regia si è piazzato un altro golden boy: Fabrizio Pollio, noto ai più come voce e leader degli Io?Drama. L’album è senza dubbio un azzardo, perché va a ridefinire le coordinate del gruppo, ma è un azzardo ben riuscito, perché il disco ha profondità e una bella atmosfera. La voce di Marco Fiorello è, oggi più che mai, l’asse portante del progetto. Mentre le costruzioni musicali si ritagliano sì il loro spazio, ma sempre un passo indietro rispetto alle parole. Siamo nel campo del rock, ma non ci sono spigoli da affrontare. Tutto tende a sfumare.

Azzeccata l’idea di registrare l’album in presa diretta. Se proprio dobbiamo trovare qualche neo: secondo noi il compact ha una fruibilità pop non espressa al massimo delle sue potenzialità e diverse canzoni sfumano sul più bello. Il pezzo migliore? Non abbiamo dubbi: è “Dormo in te”, che dà la cifra stilistica del nuovo percorso. In conclusione: un disco da ascoltare con il libretto dei testi a portata di mano.

Review Overview

QUALITA' - 65%

65%

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